La mia festa di compleanno è stata senza dubbio originale, questa volta. D’altronde, mi capita di festeggiare nel giorno esatto, solo ogni 4 anni.
Ragionando con la mamma, sul fatto che potrei non compiere mai veramente diciotto anni, e tutto questo è inquietante, è nata l’idea della festa a tema: “Il compleanno fantasma”. Il mio look? Elegantissimo, ma spettrale.
“Buon compleanno, Lara!”.
“ ‘sera, papà. Grazie!”.
“Com’è andata la festa?”.
“Oh, benissimo. Ci siamo divertiti come matti”.
“Tesoro, scendi in cantina a prendere la bottiglia speciale".
“Quella che hai acquistato il giorno della mia nascita? E che conservi da sedici anni?”.
“Sì, proprio quella e… fai attenzione”.
Questa fissazione per la bottiglia è davvero bizzarra.
Prendo le chiavi della cantina e mi avvio al piano di sotto.
Non mi è mai piaciuto scendere qui. Quando ero piccola mi sembrava sempre di vedere strane figure aggirarsi nel sotterraneo.
Ovviamente era solo la mia immaginazione.
Scendo gli ultimi gradini e mi sento avvolgere dal gelo, una folata che proviene dalla finestrella stranamente aperta. I gradini sono finiti e mi sento smarrita.
Non ricordo perché sono scesa in cantina. Certo, il fatto che la nostra casa sia stata costruita sopra il terreno di un vecchio cimitero, mi ha sempre disorientata. Ma questo non giustifica la mia memoria.
L’aria ha un odore pungente e piuttosto acre.
Mi giro di scatto, per tornare indietro, ma non c’è più il dietro.
Sono al centro di un cimitero.
Il mio cuore accelera bruscamente. Le gambe si fanno molli e, a fatica, mi trascino. Cerco di uscire da questo stordimento a cui rifiuto di credere.
Ora chiudo gli occhi, li riapro, e torna tutto come prima.
Ma non accade.
Arranco e appoggio una mano su una lapide, per sorreggermi.
L’incisione attira la mia attenzione:
Lara Alati
Nata il 29 febbraio 1960
Morta 29 febbraio 1960
Un’ombra sinistra, con quella bottiglia in mano, mi chiede: “Festeggiamo?”.